I primi passi nella filatura manuale

I primi passi nella filatura manuale

Ti è mai capitato di guardare una persona filare, pensare che sia una cosa complicata e non sapere quali sono i primi passi da fare nella filatura manuale ?

Quest’estate ho filato con il filatoio durante una manifestazione e mentre ero lì seduta, mi guardavo attorno e osservavo le persone che si fermavano incuriosite a vedere quello che stavo facendo. Guardavo la meraviglia nei loro occhi  e rispondevo a chi mi chiedeva come riuscivo a creare il filo. In effetti, la filatura dall’ esterno può sembrare qualcosa di difficile; ci sono una serie di movimenti da coordinare: le mani che tirano la lana, i piedi che fanno girare la ruota, gli occhi che sono puntati sul filo per controllarne la dimensione e sulla bobina per far sì che si riempia in maniera omogenea.

Per altri potrebbe essere un’azione semplice pensando che serva solo far girare la ruota e tirare la lana.

I tuoi alleati per iniziare a filare la lana

La cosa dipende molto dalla manualità e dalla sensibilità della persona di riuscire a sentire la fibra e capire come si comporta e di entrare in contatto con lo strumento utilizzato. Con la filatura manuale ci si immerge in un’altra dimensione e quando riesci ad entrare con tutta te stessa, anche fisicamente con il tuo corpo nel movimento e nella coordinazione delle mani e di tutti i sensi che sono coinvolti, è capace di regalarti delle emozioni uniche.

Dopo averlo provato in prima persona, sono convinta che per iniziare a filare la cosa più semplice ed immediata sia utilizzare un fuso.

Il fuso ti permette di partire in maniera graduale, controllando solo due movimenti che all’ inizio possono essere fatti in sequenza:

tirare la lana o la fibra che stai utilizzando

– far girare il fuso in modo che possa iniziare la torsione 

Come muovere i primi passi nella filatura manuale

Ogni lana o ogni fibra ha le sue caratteristiche, ha una lunghezza diversa e ti consiglio di prenderti un pò di tempo per capirla, per percepirla e per entrarci in sintonia.

Tienila tra le mani e senti le sensazioni che ti trasmette: è ruvida o è morbida? Prova a passarla vicino al collo o sulle braccia e senti se quella fibra fa al caso tuo, se pensi possa irritarti la pelle perché è troppo ruvida o se ti sei innamorata da subito della sua morbidezza che ti immagini già con il tuo nuovo maglione addosso.

E poi prendine un pezzetto e allungala, osserva le fibre: sono lunghe oppure sono così corte che credi non sia possibile farci nulla?

Entrare in contatto con la fibra prima di filarla, soprattutto se non la conosci, ti può far capire molte cose anche su di te e su quello che hai voglia di provare a fare; forse all’ inizio filare una fibra corta ti può sembrare troppo impegnativo e ti spaventa un pò, magari ti sentiresti più a tuo agio con una fibra più lunga che ti agevoli nella filatura.

Asseconda tutte le tue sensazioni e non sforzarti: la filatura manuale è un’occasione per prenderti un momento piacevole e rilassante.

Da quali lane partire?

Io ti consiglio di iniziare con delle lane non troppo morbide e lisce che potrebbero scivolarti dalle mani (come quelle di alpaca, lama o angora) e che abbiamo le fibre lunghe intorno a 7-8 cm; in questo modo avrai delle fibre mediamente lunghe che ti aiuteranno a concentrarti sul filo che crei senza avere il timore che si separino subito appena tiri un pò.

Una volta che hai studiato la fibra sei pronta per partire a filare con il fuso. Il fuso ideale con il quale iniziare ha un peso di circa 50-70 gr (massimo 80 g) con un fusaiolo dal diametro tra i 6 e i 7 cm; è indifferente che il fusaiolo sia posizionato in alto o in basso, osservali, prova e senti quello che ti piace di più, quello con cui ti senti più in sintonia. Tieni presente che il peso del fusaiolo influisce sulla capacità di rotazione del fuso: fusi leggeri gireranno meno rispetto a quelli più pesanti.

Se ti va, puoi guardare il video  sul mio canale Youtube dove parlo della filatura con il fuso….vedrai, sono sicura che FILERA’ TUTTO LISCIO!